Gestione del Rischio Clinico
Via Napoli, 8 72100 BRINDISI BR
telefono: 0831 536659
email: riskmanagement@asl.brindisi.it - PEC riskmanagement.asl.brindisi@pec.rupar.puglia.it
DIRIGENTI MEDICI
Stefania Bello tel. 0831 536874
Giampiero Bottari tel. 0831 536180
Gino Elia tel. 0831 536687
Giuseppe Lecce tel. 0831 536789
COLLABORATORI
Anna Maria Teresa Delgiudice
Maria Rosaria De Fazio
Maria Francesca Pomes
La gestione del rischio clinico rappresenta l’insieme delle azioni complesse messe in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la Sicurezza del Paziente attraverso la prevenzione degli errori evitabili. Altra attività è quella relativa alla gestione dei sinistri da ipotesi di malpractice che consente anche l’individuazione di elementi in grado di fornire indicazioni per il miglioramento del sistema.
L’approccio al rischio è di tipo sistemico e deve quindi basarsi su diverse componenti come la formazione degli operatori, la comunicazione dell’analisi delle criticità organizzative che hanno reso possibile l'errore alla Direzione Strategica, la proposta di iniziative che possano ridurre la probabilità che lo stesso errore si ripeta. Tutto ciò presuppone l'adozione di strumenti idonei per la rilevazione e l'analisi dei rischi, il loro trattamento, il monitoraggio nel tempo e la creazione di soluzioni organizzative ad essi orientate.
La U.O. di Gestione del Rischio Clinico della ASL Brindisi è stata istituita con delibera n. 81 del 22/01/2007 con un modello organizzativo approvato con delibera n. 1142 del 19/06/2014. È Ufficio di Staff della Direzione strategica aziendale.
Nell'ambito della funzione di gestione del rischio clinico due sono gli ambiti d'intervento: proattivo e reattivo. L’ambito proattivo ha lo scopo di prevenire gli eventi avversi e comprende le seguenti azioni:
- diffusione delle raccomandazioni ministeriali relative alla sicurezza delle cure e monitoraggio del loro livello di applicazione per il tramite delle strutture aziendali (Direzioni Sanitarie di presidio, di Distretto, di Dipartimento, etc) ;
- sviluppo e implementazione di protocolli/procedure aziendali riguardanti la sicurezza del paziente;
- attuazione di programmi di qualità applicata alla sicurezza clinica (qualità della documentazione sanitaria, tracciatura dei processi);
- alimentazione dei flussi informativi istituzionali (SIMES) ed attività relativa alla gestione degli eventi sentinella;
- analisi dei reclami e dei contenziosi per l'individuazione delle aree a maggior rischio;
- analisi dei near miss e degli eventi avversi, finalizzata al miglioramento continuo secondo la logica dell'imparare dall'errore;
- collaborazione con altre strutture/comitati aziendali coinvolte nella sicurezza del paziente (Ingegneria clinica, Ufficio tecnico, Comitato Infezioni Ospedaliere, Comitato buon uso del sangue, Servizio di prevenzione e protezione aziendale, Dipartimento di prevenzione, farmacie ospedaliere);
- promozione della cultura della sicurezza delle cure, attività di formazione e di consulenza per tutte le articolazioni aziendali;
- attività di indirizzo sulla realizzazione della rete dei facilitatori per la sicurezza del paziente.
L'ambito reattivo si occupa degli aspetti relativi al contenzioso medico-legale e comprende le seguenti attività:
- istruttoria sanitaria a seguito di richieste di risarcimento, contenzioso;
- collaborazione con la Struttura Legale della ASL;
- collaborazione con il broker aziendale e con l'assicuratore (nei casi di copertura assicurativa);
- nei casi di assenza di copertura assicurativa, gestione medico-legale diretta del contenzioso;
- attività del Comitato Valutazione Sinistri (CVS);
- consulenze medico-legali ad uso del CVS;
- consulenze tecniche d'ufficio in materia medico-legale nell’interesse dell'amministrazione;
- attività formativa sugli aspetti medico-legali del contenzioso.
attività
L’unita di Gestione del Rischio Clinico ha la funzione di coordinamento di tutte le attività in tema di sicurezza delle cure, mediante la partecipazione attiva ai Gruppi di Lavoro, nonchè ai comitati aziendali, come il Comitato per il buon uso del sangue e il Comitato per la lotte alle infezioni correlate all'assistenza.
Tra le attività si segnalano:
- l'elaborazione dei dati relativi alle segnalazioni di eventi avversi, eventi senza danno, cadute nel corso di attività assistenziale, atti di violenza in danno degli operatori sanitari;
- la redazione della Relazione annuale sugli eventi avversi verificatisi all'interno delle strutture aziendali e i sinistri in tema di responsabilità sanitaria (come previsto dall'art. 2 della Legge 24/2017 Bianco-Gelli);
- formazione aziendale in tema di infezioni correlate all'assistenza e di sicurezza delle cure;
- collaborazione con l'Azienda capofila per il progetto regionale di implementazione della piattaforma digitale di gestione del rischio clinico.
PDTA
Delibera n. 1672 del 29.06.2023: Approvazione della “Procedura per la prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o parto” e recepimento delle Linee Guida nazionali “Emorragia post partum: come prevenirla, come curarla”

Delibera n. 582 del 17.3.23 Recepimento ed implementazione della DGR n. 45 del 30.01.2023 “Recepimento Accordo Stato-Regioni n. 100/CSR del 9 luglio 2020 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento recante “Linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico programmato”. Indicazioni operative”

Delibera n. 583 del 17.3.23 Recepimento ed implementazione della DGR n. 266 del 06.03.2023 “Approvazione Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale “Gestione integrata del pazienta di età ≥ 65 anni con frattura di femore”
