Papilloma Virus Umano (HPV)
Cos'è
Come si trasmette
Un percorso contro l'HPV
Promozione della salute
Per vivere le relazioni in sicurezza è importante conoscere i fattori di rischio e avere consapevolezza dei comportamenti necessari per proteggersi dalle infezioni sessualmente trasmissibili. Per questo la Regione promuove progetti mirati a conoscere i rischi legati alle infezioni a trasmissione sessuale e ad adottare corretti stili di vita fin dalla giovanissima età, grazie anche al Catalogo dei progetti di promozione della salute che vede tra i vari ambiti di intervento anche quello dell’affettività e della sessualità.
Anche i condilomi genitali, escrescenze benigne che possono comparire a livello degli organi genitali esterni, nella zona anale, nel cavo orale, possono essere provocati dall'infezione da Papilloma Virus Umano a basso rischio. La vaccinazione rappresenta l'unica forma di prevenzione certa e molto efficace sia nella prevenzione oncologica sia nella prevenzione dei condilomi e delle malattie sessualmente trasmesse.
Le principali misure efficaci sono:
- Uso corretto e costante del preservativo durante tutti i rapporti sessuali (vaginali, anali e orali). Il preservativo riduce significativamente il rischio di contagio, anche se non lo elimina completamente perché alcune aree di pelle o mucose possono non essere coperte.
- Limitare il numero di partner sessuali e ridurre i rapporti occasionali o promiscui, in modo da diminuire l'esposizione al virus.
- Igiene personale e pratiche sessuali sicure, come evitare la condivisione di sex toys o lavarli/rivestirli con preservativi se condivisi.
- Monitoraggio medico regolare: visite ginecologiche, esecuzione del Pap e HPV test per le donne sessualmente attive permettono di individuare precocemente l'infezione e ridurre la trasmissione ai partner.
- Evitare i rapporti sessuali in presenza di condilomi visibili o almeno utilizzare il preservativo, dato che le lesioni sono fortemente contagiose.
In sintesi, la combinazione di vaccinazione, uso del preservativo, comportamenti sessuali responsabili e controlli medici regolari rappresenta il modo più efficace per ridurre la trasmissione dei condilomi genitali. Nessuna misura, eccetto la vaccinazione preventiva, garantisce in ogni caso una protezione totale contro il contagio.
Vaccinazione
Da più di 25 anni è a disposizione il vaccino anti HPV, uno strumento di prevenzione sicuro ed efficace, in grado di proteggere dai ceppi di HPV oncologicamente più aggressivi e dall’infezione dei ceppi a basso rischio più contagiosi.
La vaccinazione anti HPV alla popolazione adolescente di entrambi i sessi è ormai da anni inserita nella schedula vaccinale consigliata in tutti i paesi occidentali, ed anche nel calendario di immunizzazione italiano e regionale.
La sua efficacia dipende dalla somministrazione prima che l’organismo sia entrato a contatto con l’HPV, dunque viene abitualmente somministrato prima dell’inizio dell’attività sessuale, ma può essere somministrato anche alla popolazione adulta.
Il vaccino che viene oggi somministrato è il vaccino nonavalente, cioè che immunizza contro 9 sierotipi di HPV, responsabili della maggior parte delle lesioni precancerose ano-genitali ed orali.
La vaccinazione è ad adesione volontaria e gratuita per:
- ragazzi e ragazze a partire da 11 anni;
- uomini nati dal 1996;
- donne nate dal 1989;
- persone con determinate patologie o comportamenti a rischio.
Screening oncologico
La vaccinazione è la prima mossa per proteggersi dall’HPV, affiancando un altro prezioso strumento di prevenzione, in questo caso riservato alle sole donne: lo screening della cervice uterina, utile a prevenire i tumori del collo dell’utero.
Al programma di screening possono aderire - periodicamente, in base all’età - le donne fra i 25 e i 64 anni.
Per maggiori informazioni sulle modalità di adesione e svolgimento di questo esame, visita la pagina dedicata.