Allattamento

Il latte materno è l’alimento migliore per tua figlia o tuo figlio. È completo ed equilibrato e fornisce tutti i nutrienti di cui ha bisogno. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) consiglia di allattare solo al seno fino ai sei mesi, e suggerisce di continuare anche dopo lo svezzamento, fin quando la madre e il neonato lo desiderano e possono, anche oltre i due anni. 

 

Il latte materno, infatti, cambia composizione e consistenza nel tempo, e persino da una poppata all’altra, adeguandosi alle necessità del bambino e della bambina, una caratteristica che lo rende un alimento unico e speciale. I suoi benefici sono duraturi: le persone che da piccole sono state allattate al seno, infatti, sono complessivamente più sane. 

 

I dati raccolti dai sistemi di sorveglianza pugliesi evidenziano come solo una donna su cinque allatti esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita. Per questo la Regione Puglia promuove l’allattamento al seno attraverso campagne di comunicazione e formando gli operatori sociosanitari, che informano le madri sui benefici dell’allattamento, aiutandole a decidere in modo consapevole. 

 

A oggi, due donne su cinque usano il latte artificiale. In alcuni casi è una scelta, che va rispettata e sostenuta se presa in seguito a un’informazione corretta e indipendente da interessi commerciali. In altri, invece, si tratta di una necessità, dovuta a particolari situazioni cliniche. La Regione Puglia aiuta le donne con condizioni patologiche che impediscono l’allattamento nell’acquisto di sostituti del latte materno. Un’alternativa al latte artificiale però c’è.  

 

Non tutti sanno che il latte materno si può donare. Esistono infatti le Banche del latte umano donato, strutture sanitarie che raccolgono, controllano, conservano e distribuiscono gratuitamente il latte donato, che è il più valido sostituto del latte della mamma. Questo alimento è destinato a neonati prematuri, con complicazioni mediche, con allergie o intolleranze, o con madri che non possono allattare. 

Il latte materno

Nei primi giorni dopo il parto le ghiandole mammarie producono il colostro, o primo latte, un liquido giallo molto denso, vero e proprio concentrato di anticorpi, vitamine e altre sostanze che proteggono il neonato da malattie. Dopo pochi giorni arriva la montata lattea. Il colostro si trasforma prima in latte di transizione, un liquido più acquoso e biancastro, poi in latte definitivo, più chiaro e bianco. La sua composizione cambia anche durante la giornata: la mattina è più leggero e appare dunque più trasparente, mentre la sera è ricco di grassi per garantire al piccolo un riposo migliore e il colore tende più al bianco. 

 

Si dice che con il tempo il latte materno diventi acqua, ma non è così. Durante il secondo anno di vita del bambino e della bambina diminuisce il lattosio e aumentano le proteine, i grassi e le sostanze che rinforzano il sistema immunitario. In questo periodo, infatti, il neonato inizia a scoprire il mondo circostante e ha bisogno di maggiore protezione. Per questo il latte materno si adegua per fornirgli ciò di cui ha più bisogno.  

I benefici per la madre

Oltre a favorire la normale crescita del neonato, l’allattamento al seno fa bene anche alla mamma. Allattare subito dopo il parto, infatti, favorisce il ritorno dell’utero alla dimensione precedente alla gravidanza, previene le emorragie e facilita la perdita del peso in eccesso preso durante la gestazione.  

 

I benefici dell’allattamento si vedono anche nel lungo periodo. Chi allatta al seno, infatti, corre meno rischi di sviluppare un tumore alla mammella e all’utero prima della menopausa e ha meno probabilità di soffrire di osteoporosi in età avanzata. 

 

Banche del latte in Puglia

Se sei incinta o hai partorito da poco, considera la possibilità di donare un po’ del tuo latte materno: può fare la differenza nella vita di un neonato.   

 

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